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La gravidanza è un evento fisiologico importante, durante il quale, la salute di un individuo dipende da quella di un altro.
Durante la gravidanza avvengono numerose modificazioni fisiologiche: incremento ponderale, incremento del dispendio energetico, modificazioni metaboliche, modificazioni del volume ematico, modificazioni dell'apparato cardiovascolare, dell'apparato gastroenterico, del tessuto adiposo, del tratto genito-urinario.
La futura madre, dovrebbe trovarsi all'inizio della gravidanza intorno al suo peso ideale, per poi incrementare il proprio peso gradualmente nel corso della gravidanza.
L'aumento di peso in corso di gravidanza varia a seconda del proprio B.M.I. pre-gravidico.
Per una donna normo-peso che ha un B.M.I pre-gravidico di 18,5-24,9, l'incremento di peso totale può essere compreso fra 11 e 16 chili.
Per una donna sovrappeso con un B.M.I. pre-gravidico compreso fra 25 e 29,99, l'incremento di peso totale può essere di 7-11 chili.
Per una donna obesa che ha un B.M.I pre-gravidico >30, l'incremento di peso totale deve essere limitato a 7 chili.
Per una donna sottopeso che ha un B.M.I pre-gravidico <18, l'incremento di peso totale deve essere di 12-18 chili.
Durante i primi tre mesi, non è necessario una supplementazione calorica, basterà quindi, seguire una dieta il più possibile varia ed equilibrata.
Secondo i LARN, per il secondo trimestre, ci deve essere un fabbisogno calorico aggiuntivo di 350 kcal al giorno, mentre per il terzo trimestre di 460 kcal al giorno.
Anche il fabbisogno di proteine aumenta. Infatti, al fabbisogno proteico pre-gravidico, vanno aggiunti 6 g di proteine al giorno.
I carboidrati devono fornire il 55-60% delle calorie totali della dieta, i lipidi il 30% e le proteine il 20%.
Il fabbisogno di ferro è circa il doppio del fabbisogno pre-gravidico (30 mg al giorno).
Durante la gravidanza, aumenta il fabbisogno di vitamina C, di vitamina D, di iodio, di fosforo, di calcio (1200 mg al giorno) e di acido folico (400 microgrammi al giorno).
La Toxoplasmosi è un infezione provocata dal Toxoplasma Gondii, un parassita largamente diffuso in natura e che ha come serbatoio i gatti e altri animali a sangue caldo. L'infezione è normalmente asintomatica e persiste tutta la vita. Contrarre questa infezione durante la gravidanza, può essere molto pericoloso per il feto.
Questo parassita, infatti, può attraversare la placenta e arrivare al feto. I rischi per il feto sono: idrocefalo (accumulo di liquido cefalo rachidiano a livello intra-cranico), aborto spontaneo, morte prematura, malformazioni, danni al sistema nervoso centrale, epilessia, ritardo mentale, cecità.
I rischi sono maggiori alla fine della gravidanza, in quanto, è molto più facile che il parassita attraversi la placenta. L'infezione si contrae ingerendo il parassita.
Attualmente non esiste nessun vaccino contro la toxoplasmosi.
Per ottimizzare lo stato di salute della donna in gravidanza e per ridurre il rischio di malformazioni e malattie nel nascituro, è fondamentale che la madre raggiunga uno stato nutrizionale ottimale prima, durante e dopo il parto.
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