L’ETICHETTA: UN AIUTO PER IL CONSUMATORE
L’etichettatura dei prodotti alimentari, regolamentata da diversi provvedimenti legislativi, ha come scopo quella di dare al consumatore informazioni corrette, chiare e trasparenti sul prodotto alimentare, al fine di garantire un acquisto intelligente e consapevole. L’etichettatura permette al consumatore di valutare la qualità, la composizione dell’alimento, ma anche l’origine, le modalità di conservazione e la durabilità del prodotto. Sull’etichetta si possono trovare due possibili indicazioni sulla deperibilità dell’alimento, ossia la data di scadenza e il termine minimo di conservazione (TMC), che molto spesso mandano in confusone il consumatore. Conoscere la differenza tra data di scadenza e il termine minimo di conservazione può essere utile per evitare che un prodotto venga gettato quando ancora commestibile, riducendo gli sprechi.
DATA DI SCADENZA E TERMINE MINIMO DI CONSERVAZIONE
La data di scadenza é indicata dalla dicitura "scade il". Tale dicitura si ritrova sull’etichetta di alimenti facilmente deperibili (es. pesce freso, carne fresca, yogurt, insalata in busta, uova, formaggi freschi, pasta fresca) ed indica che l’alimento è idoneo al consumo fino alla data di scadenza indicata ed è quindi sconsigliabile oltrepassare tale data. Oltre tale data l’alimento perde sia le sue qualità organolettiche che nutrizionali e viene considerato pericoloso per la salute se assunto a causa della proliferazione batterica.
Il termine minimo di conservazione (TMC) è indicato dalla dicitura "da consumarsi preferibilmente entro il". Tale dicitura è riportata sull’etichetta di quegli alimenti che possono essere conservati a lungo e che non hanno una vera e propria scadenza (es. latte pastorizzato, pasta secca, riso secco, olio, caffè, succhi di frutta, alimenti in barattolo, conserve). Oltre tale data l’alimento è ancora sicuro e commestibile, ma non sono garantite le massime proprietà organolettiche quali aroma, consistenza, odore, gusto, colore.L’alimento con questa dicitura, quindi, può essere consumato oltre la data di scadenza indicata senza rischi per la salute, sempre se l’alimento è stato conservato in modo corretto e se la sua confezione è integra.
ATTENZIONE AGLI SPRECHI
Nei paesi industrializzati come il nostro, gli sprechi alimentari derivano soprattutto dall’acquisto di quantità eccessive di cibo che non viene consumato e viene buttato perché ormai scaduto. Imparando a leggere bene le etichette alimentari e facendo acquisti più intelligenti si potrebbe contribuire a ridurre questo spreco alimentare.
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