Il consumo in quantità sempre maggiore di pane, pasta, pizza e altri cibi contenenti glutine, ha portato ad un aumento della frequenza delle reazioni avverse al glutine. Alla ben, ormai, nota celiachia, gli esperti hanno affiancato la "sensibilità al glutine non celiachia non allergia" (SGNC).
DEFINIZIONE E CARATTERISTICHE
La SGNC è ormai riconosciuta nella comunità scientifica, anche se gli aspetti epidemiologici, clinici, terapeutici sono ancora poco chiari. La prevalenza nella popolazione generale è ancora sconosciuta. Tuttavia, si stima che questo disturbo sia più frequente nelle donne e nei giovani adulti e che sia molto più diffuso rispetto alla celiachia.
SINTOMI E DIAGNOSI DELLA SGNC
Questo disturbo si manifesta nel giro di poche ore o dopo qualche giorno l’assunzione di cibi contenenti glutine, con sintomi intestinali ed extraintestinali (gonfiore e dolori addominali, diarrea, mente annebbiata, difficoltà di concentrazione, anemia, mal di testa, affaticamento, dermatite, dolori articolari e muscolari, afte del cavo orale, formicoli a livello delle gambe).Tali sintomi scompaiono dopo l’eliminazione del glutine dalla dieta.
La dieta senza glutine, va adottata solo dopo la diagnosi del medico, che avviene tramite un processo di esclusione della celiachia e dell’allergia al frumento. Ad oggi, infatti, non esistono marker sensibili e specifici che consentono diindividuare la sensibilità al glutine.
LEGGI ANCHE
Sensibilità al glutine non celiachia Dr. Schär Institute